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Raffaele Bellucci, era l’ultimo superstite
della strage del treno di Balvano
Nel 1944 sopravvisse alle esalazioni del carbone in galleria a causa delle quali morirono circa 600 passeggeri. Fu salvato da un pugno di neve

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Si è spento nell’ottobre scorso, all’età di 89 anni, l’ultimo superstite della spaventosa strage avvenuta il 3 marzo del 1944. Raffaele Bellucci era sul treno a vapore Potenza-Napoli quando si ingolfò nella Galleria delle Armi, presso Balvano, causando con le esalazioni del carbone la morte di quasi seicento passeggeri, quasi tutti cittadini dell’asse Napoli Battipaglia. Tra loro ben trentasei erano di Cava de’ Tirreni.
Erano gli anni della guerra e Raffaele Bellucci a 17 anni andava spesso a Potenza e dintorni per il suo lavoro di boscaiolo e per necessità alimentari. Quel giorno sul treno stava con il fratello Giuseppe. Nel convoglio, pieno fino all’inverosimile, lui e il fratello si sistemarono alla meno peggio tra un vagone e l’altro, ma in posizione tale da poter scendere e salire anche col treno in movimento. Prima di ogni galleria, infatti, erano soliti slanciarsi a terra per prendere un pugno di neve e creare così una sacca di ossigenazione durante l’attraversamento, che era sempre pericoloso proprio per le esalazioni di ossido di carbonio. La neve, in quell’occasione, salvò la vita ai due giovani, mentre il grosso rimase intrappolato e fu intossicato fino alla morte.
Raffaele Bellucci era diventato una pagina vivente di storia. L’ultima uscita pubblica è avvenuta nel marzo dello scorso anno, quando, in occasione dell’anniversario dell’evento, aveva incontrato a Palazzo di Città gli allievi delle scuole superiori di Cava de’ Tirreni per raccontare la sua vicenda, emblematica della condizione di disagio e di povertà di quei tempi drammatici.
Sue testimonianze dirette si ritrovano in reportage di televisioni locali ed in alcuni volumi, tra cui “Senza ritorno” di Patrizia Reso, che rievoca la tragedia e dettaglia le singole storie dei cavesi che erano sul treno.

Il libro che ricorda la tragedia
Patrizia Reso
Balvano ’44. Le vittime del treno della speranza
Edizioni Terra del Sole 2013
pagine 85 • euro 12,00