I numeri precedenti
PT5_2.pdf
PT16_1.pdf
Cavese
cavese logo.gif
Storia cittadina
Cava storica 12.jpg
Archivio
viaggi
Testata-1oltre.jpg
editoriale
Due buone notizie per il futuro di Cava
Enrico Passaro
CINEMA METROPOL.jpg
Sembrano due notizie da poco, la prima perché di carattere strettamente cittadino e dal sapore nostalgico, la seconda perché riguarda una questione che ci riguarderà fra più di due anni. Eppure, il fatto che abbia riaperto il cinema Metropol e che nel 2009 si svolgeranno al “Simonetta Lamberti” le Universiadi sono due gran belle notizie per la città.
La prima ha un sapore post “Nuovo cinema Paradiso”. La chiusura di una sala cinematografica è un momento triste non solo per lo svago ma anche per la cultura di una città. Sono ancora una ferita per i meno giovani la scomparsa del Metelliano e del Capitol, struggente ricordo di quando Cava godeva di ben quattro sale di prima visione. La vista del rudere dell’ex Capitol tuttora è un’offesa agli occhi e alla dignità comune. Il timore che anche il Metropol potesse diventare ex ed espressione di un degrado dilagante incombeva sui rassegnati cittadini. Poi l’iniziativa del buon Vaglia junior ha rasserenato tutti. Cava, nell’era delle multisale fuori città, ritrova la sua seconda sala in centro ed è festa per tutti. Non solo per uno spazio di svago riconquistato, ma perché il cinema è cultura, è specchio del nostro tempo, è consentire a tutti di stare al passo con questo tempo.
La promessa di Universiadi poi costituisce la
STADIO SIMONETTA LAMBERTI.jpg
soddisfazione di essere considerati degli eletti. Fa sempre piacere. Diciamo la verità, da quanto tempo l’orgoglio cavese non era lusingato da un’offerta che facesse preferire la nostra città ad altre? Da quanto tempo questo stadio non ritornava alla ribalta per la validità, l’efficienza e la versatilità della sua struttura? Uno stadio che conserva nella sua storia il primo record italiano di 10” e 2 sui cento metri di un giovanissimo Pietro Mennea, il ricordo ormai, ahimè, ultratrentennale della serie B, le centinaia di concerti consumati sul suo prato da parte delle maggiori star internazionali. Vederlo rinascere oggi nella considerazione degli osservatori ha una grande importanza per la città.
Due piccoli episodi che insieme hanno un grande significato: dopo anni di dormitorio consolidato, avvegono due fatti che  sembrano voler guardare al futuro. E’ questo il punto: dopo l’interminabile crisi la città sembrava fosse ripiegata sul suo passato e sui suoi malinconici rimpianti. La riapertura di un cinema e la programmazione di un grande evento mediatico e internazionale aprono le porte al futuro e sono un segnale di consapevolezza e di speranza. Se una città non sa guardare al futuro e non riesce a sistemare nuovi mattoni per costruire questo futuro, allora è senza speranza.

Panorama Tirreno, marzo 2017