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Le dimissioni dell’assessore Enrico Bastolla scossa al Palazzo
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Francesco Romanelli
Sono  state un fulmine a ciel sereno le dimissioni di Enrico Bastolla, assessore alle Politiche sociali, Formazione, Lavoro, Politiche dell’accoglienza e Inclusione della Giunta Servalli? Forse no. Presumibilmente i tempi sono stati solo anticipati. Chi è addentro alle cose del palazzo di Piazza Abbro riteneva che questo strappo prima o poi si sarebbe verificato e ciò si deduce anche dal comunicato stampa che Enrico Bastolla, definito “gigante buono”dall’ex sindaco della città metelliana Marco Galdi, ha distribuito agli organi di stampa subito dopo aver protocollato le sue dimissioni irrevocabili. “Ora non ci sto più!!!”, “il capolinea è senza mezzi termini raggiunto” frasi emblematiche e molto sintetiche che fanno comprendere che il suo personale “je accuse” al sindaco Vincenzo Servalli covava da tempo in pectore. Bastolla nel dare l’arrivederci alle sue elettrici ed elettori ha scritto: “sono conscio di aver svolto sempre il mio dovere, senza aver pestato mai i piedi ad alcuno e soprattutto lavorando con dedizione, tralasciando ogni tipo di polemica a volte necessaria per superare ostacoli legati soprattutto all’ indifferenza del primo cittadino”. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è “l’ ultima concessione fatta dal Sindaco e dal capogruppo PD, Galdo e con tutti i consiglieri del Partito democratico all’UDC di Del Vecchio, che di fatto gioca sul tavolo dell’ ambiguità, che in maniera innaturale è scorretta sostiene alle politiche del 4 marzo la coalizione del centro-destra, mentre a livello locale una coalizione del centro-sinistra. Sono stanco e deluso di assistere ad accordi che compromettono la credibilità di una intera coalizione, proprio alla vigilia di una consultazione nazionale. I cambi di casacca non appartengono al mio stile di vita, come cittadino prima e come politico poi. Ma il vocabolario di queste persone è fermo alla lettera “a” come ambiguo, “b” come banale e “c” come caparbietà nel conservare la poltrona conquistata. La coerenza e la correttezza invece sono state sempre le mie linee guida”.
Fredda la reazione del sindaco Vincenzo Servalli, presumibilmente per non alimentare nessuna polemica in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo. La sua reazione sul profilo facebook è stata prettamente istituzionale: “ringrazio l’assessore Bastolla per l’impegno dimostrato, prendo atto della decisione ed ho accettato le dimissioni. Per il momento, non è prevista nessuna nuova nomina assessoriale, in quanto la Giunta è pienamente in carica, restando inalterato il rispetto delle norme sulla parità di genere”.
Al contrario non è stato certamente tenero nei confronti dell’ex assessore il capogruppo del Pd, Giuliano Galdo: “Diciamoci la verità caro Enrico. Hai voglia di fare un altro percorso - così scrive sulla sua pagina facebook - vuoi correre per la poltrona di Sindaco in nome di un personalismo sfrenato, di un protagonismo eccessivo e di un’elevata percezione politica di te stesso. Avevi bisogno di una scusa per uscire dalla nostra squadra e prepararti, per due anni e mezzo, alla battaglia elettorale. Buona fortuna. Una piccola annotazione. Sapevi che il Sindaco sarebbe partito per stare fuori una settimana a causa di impegni personali e puntuali oggi arrivano le tue dimissione. La forma spesso è sostanza... ma cosa vuoi fare... quando inserisci un elefante in una cristalleria i risultati non possono che essere questi. Ciao Enrico. Abbiamo una battaglia elettorale troppo importante da affrontare. Non possiamo perdere altro tempo”.
Non si è fatta attendere una nota del Partito democratico a firma del segretario della locale sezione, Massimiliano De Rosa: “Con stupore, a mezzo stampa, si è venuti a conoscenza delle dimissioni dell’assessore Enrico Bastolla. Dispiace constatare e sottolineare che chi invoca correttezza e lealtà di comportamento ignori e calpesti le regole di educazione e di rispetto dei ruoli, prendendo decisioni così importanti senza comunicarle preventivamente agli organi del partito di appartenenza. La sorpresa è ancora più grande perché l’assessore Bastolla, sebbene da tempo assente alla vita di partito, ha condiviso fino ad ieri la governance e le decisioni politiche amministrative del Sindaco Servalli e della sua Giunta. Si stigmatizza l’accusa rivolta al Pd, al Sindaco e al capogruppo consiliare di avere fatto delle “concessioni” all’Udc, dimenticando da un lato che i consiglieri comunali espressione della lista civica Cava libera, poi UDC, hanno sostenuto la candidatura del Sindaco Servalli e sostengono lealmente l’Amministrazione comunale, insieme ai consiglieri Palumbo, Baldi, Passa e Farano, dall’altro che la sostituzione dell’assessore è avvenuta all’interno dell’Udc a seguito delle dimissioni dell’assessore Moschillo. Fanno sorridere, infine, le esternazioni delle opposizioni che troppo spesso dimenticano le condizioni in cui hanno lasciato la nostra Città e che sono stati recordman inarrivabili di cambi assessoriali e di casacche”.
Invece un plauso, forse inaspettato, all’assessore Bastolla arriva dall’ex primo cittadino, Marco Galdi: “Non facciamoci ingannare dall’aria bonaria... Enrico Bastolla, che ieri si è dimesso dalla carica di Assessore, non è affatto un facilone o un incapace. In questi anni, pur nello scontro continuo con il Sindaco Servalli che non vedeva l’ora di liberarsene (gli ha cambiato le deleghe ogni sei mesi...), è stato capace di affrontare e risolvere alcuni problemi della città. Solo alcuni esempi di azioni che mi hanno portato, anche in passato, a riconoscerne pubblicamente l’impegno:
1) era assessore ai lavori pubblici quando si è aperta la rampa del trincerone e si sono concluse una serie di opere della precedente amministrazione;
 2) nella stessa veste, coinvolgendo l’Avv. Antonio Russo, è riuscito finalmente ad ottenere (a giorni ci sarà il decreto) lo scioglimento dell’Ipab Asilo Pastore Salsano di Pregiato con il trasferimento dei beni al Comune, che permetterà l’avvio del Contratto di Quartiere;
3) da ultimo, assessore ai Servizi Sociali, ha ottenuto di dilazionare un debito del Comune nei confronti della Regione Campania e così ha sbloccato i fondi regionali relativi ai contributi alloggiativi;
4) Nella stessa veste ha rilanciato gli “orti sociali”...
Sono ben pochi gli Assessori della Giunta Servalli che possono vantare di aver fatto qualcosa...  Non entro nel merito delle ragioni politiche che lo hanno indotto a dimettersi, ma è certo che Enrico si è meritato sul campo il mio personale apprezzamento. E, infine, se permettete, anche quel sorriso bonario da “gigante buono”... non è un pregio da poco...”.
Ed ora? Guardando i numeri, problemi per la tenuta dell’amministrazione Servalli non ce ne dovrebbero essere ma il problema è soprattutto politico. Che cosa farà il primo cittadino? Ogni decisione sarà presa dopo il 4 marzo. Per ora il Pd è impegnato in una dura campagna elettorale con esiti molto incerti.

Panorama Tirreno, 8 febbraio 2018