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attualità
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La scomparsa di Franco Milione
Tutta Cava intorno al vecchio amico
della Piazza
La città si è mostrata sinceramente partecipe alla notizia suo decesso. In questo spazio
riportiamo il bel ricordo di Fabrizio Prisco che ha raccolto numerose adesioni
e condivisioni su Facebook
Fabrizio Prisco
"Stai sempre al nord?" mi diceva e mi sorrideva a modo suo, timidamente. Poi
facevamo due passi insieme...
"Come vanno gli affari, Franctiè?"
"Non mi posso lamentare. Fammi sapere se c'è qualche sciopero o manifestazione dalle tue parti. Io prendo il treno notturno
e vengo con i fischietti, lo sai..."
Franco a Cava era un'istituzione. Era una maschera degna del teatro di
Pirandello o di Eduardo. Come uno dei protagonisti di "Sei personaggi in cerca
d'autore" era entrato sul palcoscenico della vita partendo dalla platea, e si
era ritagliato il suo spazio con simpatia, garbo e discrezione. Si era
inventato il "lavoro" e non si fermava davanti a nulla.
In estate l'ho incontrato in Calabria, sul lungomare di Scalea o sulle spiagge
di Praia a Mare, e nel Cilento, tra le gole sabbiose di Palinuro e Marina di
Camerota.
"Carte, carte napoletane... Plastificate Modiano... Solo 5 euro..."
La sua voce inconfondibile ti faceva sobbalzare mentre eri in acqua o sotto
l'ombrellone. Allora ti sbracciavi sotto il sole e lo salutavi da lontano.
"Franco! Franco... Che ci fai qui?"
Lui accelerava il passo, sudato, a torso nudo e stracarico di mercanzia. Si
avvicinava e ti diceva: "Buongiorno cavajuoli... Carte napoletane?"
Si sedeva una decina di minuti, beveva un sorso d'acqua e poi ripartiva...
"Carte, carte napoletane... Plastificate Modiano... Solo 5 euro..."
Ciao carissimo Franco, maschera triste. Voglio ricordarti così, indaffarato e pieno di vita sotto la canicola di una torrida estate cilentana.
Da ieri sera a Cava un velo di malinconia si è posato delicatamente sui portici. E difficilmente andrà via...
Panorama Tirreno, 10 aprile 2017
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