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attualità
Scissione PD, quel che pensano i renziani
nel partito cavese
Francesco Romanelli
Scissione sicura (quasi) del Pd. Quali ripercussioni sull’amministrazione della nostra città?  Nessuna per ora. Dai vari post pubblicati sui profili fb degli  amministratori metelliani si evince che tutti tifavano per Matteo Renzi. ”In pochi, si stanno arrogando il diritto di distruggere un partito in cui
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milioni di persone hanno creduto e credono. Chi vuole andare via dal PD lo faccia liberamente e senza drammi. Chi decide di restare vada avanti” così senza se e senza ma il sindaco Vincenzo Servalli. “Poi senti Walter e ti riprendi la tua passione per la politica. Avanti con Matteo, avanti con il PD”, ancora più esplicito il primo cittadino.
Sposa la tesi del Sindaco Servalli anche il consigliere comunale Giuliano Galdo che asserisce: ”Ho assistito con sofferenza a quanto sta accadendo nel PD che probabilmente rischia una scissione. Non è in sé un dramma. Finiscono i matrimoni, i fidanzamenti, i rapporti di lavoro, figuriamoci se non può accadere che qualcuno si separi durante un percorso politico. Il problema è che anche nelle separazioni ci vorrebbe dignità e rispetto”. Non risparmia per nulla strali agli “scissionisti”. Continua, infatti, il suo ragionamento ”Quello che questa minoranza non sta avendo verso chi ogni giorno mette la faccia per questo partito, amministrando i territori e rispondendo alle esigenze sempre più drammatiche delle persone. Ecco. Le persone. Quelle che credono di capire, quelle che non li hanno votati prima e non li voteranno ora. E non perché sono antipatici. Semplicemente perché sono quelli che hanno barattato il conflitto di interessi per il governo D’Alema regalando l’Italia per 20 anni a Berlusconi, sono quelli dei salotti preferiti alle strade, quelli che una campagna elettorale porta a porta probabilmente non sanno nemmeno più organizzarla, quelli delle barche, quelli del vorrei-ma-non-faccio, quelli della classe dirigente di un profetico Nanni Moretti, quelli dei girotondi inutili, quelli delle proteste in piazza contro il proprio governo, quelli abituati ad essere autoreferenziali, quelli che combattono solo per difendere il posto in parlamento, quelli che votano contro a prescindere... e potrei continuare ma non lo faccio essendo stato già troppo prolisso rispetto alle mie abitudini social. Un qualsiasi rapporto deve darti forza e serenità, altrimenti è meglio interromperlo. Una forza politica che ambisce a governare l’Italia, questa Italia, deve avere questo. Forza e serenità”.
Intanto anche in vista di eventuali nuove elezioni politiche incominciano i “riposizionamenti” anche in consiglio comunale. Dopo il passaggio nelle file della maggioranza di Vincenzo Passa che precedentemente aveva aderito al Partito Socialista, anche il docente universitario Armando Lamberti che si era presentato come candidato a sindaco nelle ultime elezioni politiche nella civica “Cava ci appartiene”, potrebbe aderire alla maggioranza di Servalli ed eventualmente anche iscriversi al Pd. Rumors cittadini lo danno quasi per certo come futuro candidato del partito di Renzi per le prossime elezioni politiche.
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