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Su “Porticando” la “piccola” storia
in un collage di volti
 Francesco Romanelli
La storia della città metelliana in rete. Ecco cos’è “Porticando”. Per “conoscere” piccole storie recenti e di molti anni addietro basta cliccare www.porticando.it. Un sito web dove viene raccontata per immagini una parte degli avvenimenti della città che non appartengono alla “grande” storia e che forse nessuno, senza questo sito, avrebbe avuto la possibilità di conoscere. L’idea di collocare in rete anche la “piccola” storia della città è del vulcanico Carlo Panzella che viene coadiuvato da Maria Rosaria Langiano e Antonio Lorito. Sono oltre ventiquattromila  le visite del sito che comprende venti “album”. C’è la sezione destinata alle scuole, ai circoli, ai cittadini, agli artisti ed ai personaggi, allo sport, alle cronache, al costume, alla politica ed alle istituzioni, ai libri, ai documenti ed alle chiese. Centinaia e centinaia di foto. Un racconto molto interessante attraverso delle belle immagini che Carlo Panzella “scrive ed aggiorna” quasi quotidianamente.
Spulciando tra gli album si possono trovare le foto di alunni che hanno frequentato le scuole cavesi dal 1930 ad oggi, degli iscritti all’Azione Cattolica degli anni sessanta e settanta, di musicisti, di teatranti, di personaggi famosi, delle cronache di alcuni giornali cittadini come Ascolta, il Castello e Cronache Metelliane ed anche di numerosi luoghi della città che si sono trasformati con il passar degli anni. Foto che interessano anche la politica e  le istituzioni.
C’è anche una sezione denominata “Cava civile e Cava incivile” dove i visitatori del sito possono lasciare un messaggio sulle cose belle e quelle meno belle della città (le lamentele sono in netta maggioranza!).
Su questo sito c’è anche la possibilità di “sperare” con uno spazio ad hoc denominato “Spero che….”. I messaggi  sono molteplici e vari. Un esempio da Anna Paola: «spero di avere sempre la forza ed il coraggio di guardare negli occhi mia figlia sperando di poterle offrire giusti insegnamenti».
«Una passeggiata sotto i portici che si è trasformata in vera storia di un paese. Non poteva essere altrimenti - afferma Anna Maria Morgera nella presentazione del sito - se è vero com’è vero, che la fotografia è uno dei più efficaci strumenti narrativi, in cui tutte le possibili declinazioni del linguaggio creativo, si esercitano sulla realtà. Raccontare un paese è un impegno vasto ed entusiasmante, per questo navigando in Porticando bisogna leggere attentamente fra le pieghe delle immagini, ricordando che l’originalità della fotografia rispetto alla pittura risiede nella sua obiettività essenziale».
C’è anche la cronaca “visiva” che ha trasformato la città nel corso degli anni. «Chiudono uno dopo l’altro il mulino Ferro, la Ceramica Cava, e diverse piccole industrie - continua Morgera - la galleria Nocera-Salerno devia il traffico ferroviario e la città è tagliata fuori, con grave danno per il turismo che era stato uno dei pilastri dell’economia. Negli anni ‘80 e ‘90 si alternano amministrazioni di sinistra e di centro sinistra, la città porta a lungo i segni del terremoto, ma, come nella sua tradizione e carattere resiste con caparbietà e tenacia e si ritrova come sempre sotto i portici per porticanteggiare».
E’ un sito sempre aperto al quale possono collaborare con l’invio di foto tutti i cavesi anche quelli che vivono al di fuori della città. «Passeggiando per Porticando non si può negare che, superato il primo momento di curiosità e suggestione, - conclude Morgera - ci si trova di fronte una finestra sulla memoria, che ci permette di riconoscerci in un’unica identità e in uniche antiche e solide radici».

Panorama Tirreno, dicembre 2005
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