La supervincita che sconfiggerà il Lotto

Il cavese Aldo Amabile è tornato a pubblicare un suo lavoro. Dopo svariate poesie e i due testi di narrativa “Arrascianapoli” (1995) e “I gaglioffi” (1997), dopo 7 anni ritroviamo con piacere un suo libro nelle librerie: “La quarta profezia – Vera storia del Monaco di Pagani che sconfiggerà il Lotto”. Il tempo del verbo del sottotitolo fa intendere l’ambientazione storica di questo racconto, che il buon Aldo ha voluto proiettare nel futuro. Più che altro è uno “sfizio” che l’autore si è voluto togliere, con l’auspicio «che la narrazione non risulti “viziata” da un non voluto intento profetico», tiene a precisare lo stesso Amabile, che aggiunge: «Mi sono proposto di scrivere una satira garbata, nei confronti di questo nostro vivere quotidiano, che sembra riempirsi di un desiderio abnorme di vincite clamorose. Il “coppo gobbo” della vita, per intenderci». Per far questo Aldo Amabile affronta, sul solco tracciato da Matilde Serao, De Crescenzo e tanti altri, il tema della vincita clamorosa al lotto, il sogno, la speranza e la ragione reale di vita di molte generazioni nei secoli, che il mondo contemporaneo, anziché attenuare e ridimensionare, è riuscito addirittura ad incrementare a dismisura, con l’introduzione dell’ingorda bramosia del “Sei” al Superenalotto.

Il fatto che… accadrà il prossimo anno e che Amabile descrive è una vincita enorme al lotto di un modesto necroforo del cimitero di Pagani, vincita “guidata” e predetta da un misterioso personaggio. Il “bottino” è di proporzioni tali da mettere gravemente in difficoltà il bilancio dello Stato e da indurre i governanti a cercare una soluzione di compromesso con l’esagerato vincitore.

Un racconto fantastico, scritto per divertimento, uno “sfizio” appunto, che salutiamo con piacere, augurando all’autore di continuare a far scorrere, come lui sa fare, la penna sulla carta per allietarci ancora con la sua arguta immaginazione.