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Proposte per Cava verso il nuovo millennio


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Un progetto per il Duemila
Raccolta di proposte di cavesi
a cura di Panorama Tirreno
Novembre 1999

Presentato il 13 novembre 1999
 in occasione di un convegno
nell’aula consiliare

Enrico Passaro
Quando iniziammo la nostra modesta avventura nel proporre “Un progetto per il Duemila” (era il mese di ottobre 1996) eravamo spinti dal desiderio di provocare un dibattito sulle potenzialità di Cava de’ Tirreni, sulle possibili prospettive di sviluppo alle soglie del nuovo millennio.
Non ne è venuto fuori una consultazione plebiscitaria, ma certamente si è auto-costituito un campione rappresentativo della popolazione cavese. Crediamo di poter dire che questo documento costituisce un sondaggio significativo sulle aspettative dei cittadini, il che è esattamente ciò a cui segretamente aspiravamo all’inizio di questa avventura, ma molto di più di quanto obiettivamente speravamo di potere ottenere.

La qualità del campione è indiscutibile: commercianti, artigiani, operatori turistici, architetti, ingegneri, sociologi, ambientalisti, cavesi residenti lontano, giornalisti, insegnanti, studenti, casalinghe, oltre al sindaco e al vescovo della città, hanno risposto al nostro appello. Le idee espresse sono qualificate e stimolanti. Da un’analisi delle proposte emergono alcuni dati costanti e ricorrenti che è necessario mettere in evidenza. Tutti o quasi tutti coloro che hanno esaminato le potenzialità economiche della città, hanno insistito sulla vocazione turistica di Cava, le cui aspettative sono state finora deluse o largamente sottoutilizzate.

Se il turismo (o, in un’analisi più razionale e in termini più appropriati, la capacità di offrire una serie di servizi di supporto al turismo del comprensorio) costituisce la scommessa più rilevante di Cava verso il Duemila, il nostro campione ha molto insistito anche su una serie di realizzazioni di primaria importanza e di indifferibile scadenza: recupero e valorizzazione del centro storico e parcheggi sono ovviamente negli auspici di tutti, come pure, ed in maniera non del tutto prevedibile, ricorrono negli interventi raccolti ferme lamentele sulla mancanza di un teatro cittadino. L’imperdonabile lacuna è, evidentemente, più sentita di quanto si possa immaginare e non costituisce soltanto il chiodo fisso di addetti ai lavori o di pochi appassionati, ma espressione di un sentire comune, di una collettività a cui nell’immediato dopoguerra è stato sottratto il teatro comu- nale per realizzare all’interno delle sue mura il nuovo municipio. Al centro dell’attenzione anche una serie di strutture pubbliche di notevole interesse, a lungo inutilizzate, per le quali l’amministrazione comunale dovrà attentamente ponderare le scelte più opportune.

Il calderone che proponiamo alle autorità cittadine e all’opinione pubblica è, insomma, sostanzioso e interessante. Tante sono le cose da fare per questa città. Se la Cava del ventunesimo secolo saprà costruire la sua nuova identità ed un solido sviluppo economico avrà in parte salvato la sua integrità.

Supplemento a Panorama Tirreno, novembre 1999

Contributi:
Città d’arte e d’ambiente RAFFAELE SENATORE
Per il futuro un teatro e una Sanità migliore STUDENTI
Attività specializzate per una Cava moderna RICCARDO ROMANO
Agriturismo di qualità e riassetto urbanistico EMILIO LAMBIASE
Rilanciare le attività produttive Maurizio D’Arco
Guardare lontano per progettare il futuro Pier Vincenzo Roma
Cava come Siena, la Disfida impari dal Palio Mimmo Avagliano
“Città cerniera” per uscire dall’isolamento Raffaele Fiorillo
Ritorno al “Borgo ospitale” Giuseppe Raimondi
Le sei vie dello sviluppo turistico Vittorino Santucci
Investire sul futuro: il ritardo di Cava Andrea Barbieri
Centro d’Accoglienza contro l’emarginazione Patrizia Reso
Un marchio del commercio a Cava Lucio Senatore
Agenzia di promozione e finalmente un teatro Enrico Passaro
Puntare tutto su Ambiente e Cultura Antonio Donadio
Potenziamento del verde e un centro culturale Ines Vecchio
La Chiesa cavese verso il nuovo millennio Beniamino Depalma
Università della lingua e cultura napoletana Biagio Angrisani
S.O.S. per il patrimonio architettonico Lucia Avigliano
Avviare i giovani a professioni turistiche Claudio Di Donato
Un aperto dibattito sul porticato cittadino Emilio Maiorino
Strutture da integrare ma servono i parcheggi Gabriella Alfano
Turismo culturale, la nostra forza è la Badia Francesco Romanelli
Città d’arte proiettata verso la Costiera Mario Avagliano
Rifondare una cultura turistica Agnello Baldi
Porta dei Monti Lattari Fabrizio Canonico
Atti educativi con il volontariato ambientalista Teodoro Margarita